Vuelta a España 2020, fuga vincente per David Gaudu! I big tutti insieme, Primoz Roglic resta in Maglia Rossa

David Gaudu conquista l’undicesima frazione della Vuelta a España 2020. Il corridore della Groupama – FDJ si è imposto sul traguardo dell’Alto de la Farrapona battendo nettamente in un arrivo a due Marc Soler (Movistar). Terzo posto per Michael Storer (Sunweb) davanti al compagno di squadra Mark Donovan (Sunweb), giunti a 52 secondi, entrambi tra gli ultimi reduci della fuga che ha segnato la giornata e si è giocata la vittoria di tappa. Nessun cambiamento di rilievo in classifica generale con i big che arrivano praticamente tutti insieme a un minuto dal vincitore, regolati da Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che conserva la Maglia Rossa a pari tempo con Richard Carapaz (Ineos Grenadiers).

Dopo una protesta che ha portato la corsa a partire con qualche minuto di ritardo, la tappa entra subito nel vivo con il primo GPM di giornata che inizia sin dallo start. Si parte dunque immediatamente con i primi attacchi, che vedono molto attive le formazioni professional e gli uomini interessati alla Maglia a Pois. Tra questi è Tim Wellens (Lotto Soudal) il più aggressivo, con il belga che riesce a guadagnare qualche secondo per scollinare in solitaria, seguito da Guillaume Martin (Cofidis) e Nick Schultz (Mitchelton-Scott), che anticipano il gruppo. Nel saliscendi che segue lo scollinamento continuano i tentativi di attacco, che portano il gruppo a restare ancora molto allungato e piuttosto ridotto.

I primi a riprendere Wellens sono Clement Champoussin (Ag2r La Mondiale), Gonzalo Serrano (Caja Rural – RGA), José Joaquin Rojas (Movistar), Ion Izagirre (Astana), Magnus Cort Nielsen (EF Pro Cycling), Pierre Luc Périchon (Cofidis) e Tosh Van Der Sande (Lotto Soudal), ma le squadre rimaste tagliate fuori continuano a tenere alta l’andatura in gruppo. Quando partono anche Gino Mader (NTT), Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo), Tsgabu Grmay (Mitchelton-Scott) e Ivo Oliveira (UAE team Emirates) il ritmo scende. I quattro inseguitori riescono così a riportarsi in testa, ma la Cofidis non ci sta e tiene al guinzaglio corto i dodici uomini di testa. La formazione francese permette al gruppo di iniziare la seconda salita di giornata con appena 30 secondi di ritardo dai primi, lanciando il suo capitano che scatta quando il distacco è ulteriormente ridotto sotto i venti secondi. Davanti intanto Wellens allunga, con Périchon a ruota, ma il suo destino è segnato dal ritmo della Maglia a Pois.

Alla ruota del francese ci sono tutti quelli che vogliono provare qualcosa, con molti gregari degli uomini di classifica. Una situazione che non sta bene alla Jumbo-Visma, che dunque non li lascia andare, provocando una notevole selezione. Quando vengono ripresi gli attaccanti sono meno di quaranta uomini a formare il gruppo Maglia Rossa, dal quale scattano Niklas Eg (Trek-Segafredo), Michael Storer, Mark Donovan (Sunweb), Bruno Armirail (Groupama-FDJ) e Nelson Oliveira (Movistar). Tardiva la reazione di Guillaume Martin, che dunque perde l’occasione per conquistare punti sull’alto de la Colladona. Il francese rientra comunque subito dopo sulla testa della corsa, raggiunto da Tim Wellens (Lotto Soudal) e David Gaudu (Groupama-FDJ), mentre il gruppo stavolta lascia fare, concedendo subito terreno.

Quando il distacco arriva intorno ai due minuti si portano davanti Ineos Grenadiers e Jumbo – Visma, che tengono la situazione sotto controllo nella valle che porta alla salita successiva con il lavoro di Cameron Wurf e Paul Martens. Quando la strada torna a salire è Marc Soler (Movistar), che sulla salita precedente aveva perso contatto, a lanciarsi all’attacco, riuscendo rapidamente a riprendere la testa della corsa. Con l’arrivo dello spagnolo, è il compagno Oliveira ad alzare l’andatura, costringendo Tim Wellens a perdere contatto, mentre il gruppo perde ulteriore terreno, fino a scollinare con un ritardo non lontano dai tre minuti. Nella discesa si spezza il gruppetto dei fuggitivi, che tuttavia poi trovano l’accordo per proseguire compatti la propria azione, sfruttando la presenza di numerose coppie e facendo corrispondere i vari interessi, tra successo di tappa, maglia a pois e classifica generale.

La situazione resta così sostanzialmente invariata fino alla salita conclusiva, con l’unica eccezione di Eg che perde contatto nella penultima ascesa, dove ovviamente è sempre Martin a scollinare per primo. Esaurito il proprio compito, Armirail e Oliveira perdono contatto con la testa della corsa una volta iniziati a salire verso il traguardo, mentre alle loro spalle il gruppo accelera sotto l’impeto di Davide Formolo (UAE Team Emirates), che provoca un frazionamento. Vittima illustre è Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), che nella salita precedente aveva già dovuto spendere energie preziose in seguito ad una foratura, con anche Chris Froome (Ineos Grenadiers) costretto a perdere contatto. La Jumbo-Visma accelera ulteriormente in vista del tratto più impegnativo, dove è Marc Soler il primo a scattare tra i fuggitivi.

Su di lui si riporta facilmente Gaudu, mentre gli altri fanno fatica e rapidamente risultano tagliati fuori dalla lotta per il successo di tappa. La buona collaborazione dei due uomini di testa permette loro di tenere a distanza un gruppo dal quale non ci sono attacchi, se non una accelerazione di Mikel Nieve (Mitchelton-Scott) entrando nei tre chilometri conclusivi e lo scatto di Aleksandr Vlasov (Astana) poco prima dell’ultimo chilometro. Son tuttavia azioni velleitarie che non cambiano l’inerzia della corsa. La vittoria è così di David Gaudu, che nello sprint a due domina la scena, relegando a qualche secondo Soler. Gli altri attaccanti arrivano decisamente distanziati, concludendo con una manciata di secondi di vantaggio su Vlasov. I big della generale arrivano subito dietro, con Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) a regolare gli uomini più attesi dopo una accelerazione nei 300 metri conclusivi.

Risultato Tappa 11 Vuelta a España 2020

Classifica Generale

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